Ebrei 1

Nuova Riveduta 2006

1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti,2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.4 Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro.5 Infatti, a quale degli angeli ha mai detto: «Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato»[1]? e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»[2]?6 Di nuovo, quando introduce il primogenito[3] nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!»[4]7 E mentre degli angeli dice: «Dei suoi angeli egli fa dei venti, e dei suoi ministri fiamme di fuoco»[5],8 parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia.9 Tu hai amato la giustizia e hai odiato l’iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni»[6].10 E ancora: «Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani.11 Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito,12 li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati come un vestito; ma tu rimani lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine»[7].13 E a quale degli angeli disse mai: «Siedi alla mia destra finché abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi»[8]?14 Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza?